di Dante Balbo*
Da noi nell’emisfero settentrionale la Pasqua coincide con la primavera, così che la rinascita della natura ben si adatta a rappresentare l’evento della risurrezione, nel quale a fiorire è la speranza che ogni vita possa risorgere con Cristo.
Se nelle prime domeniche dopo la Pasqua abbiamo contemplato il Signore risorto che si manifesta ai suoi discepoli, alle donne, ai testimoni che ne diffonderanno la notizia, in questa domenica è lo Spirito santo a comparire: sarà lui il protagonista, dopo la Pentecoste, della vita della Chiesa, ma soprattutto dell’esperienza della risurrezione nel vissuto di tutti coloro che ne accolgono la presenza.
Lo Spirito santo anima, vivifica, testimonia, rende vero nella carne e nel sangue dei credenti il legame profondo con Gesù e con il Padre.
Don Willy Volonté, per la rubrica di Caritas Ticino “Il respiro spirituale”, che può essere rivista anche online su youtube, lo chiama “regista”; in effetti è lo Spirito a guidare il cammino dei discepoli in una esperienza apparentemente fallimentare, ma che invece sarà così fruttuosa da generare la Chiesa come la conosciamo noi. Infatti per sfuggire alla persecuzione che quasi immediatamente si scatenerà contro la Chiesa nascente, l’unico modo sarà di disperdersi, fuggire da Gerusalemme, per giungere in Asia e in Europa.
Se all’inizio la Chiesa si forma per aggregazione, aggiungendo ogni giorno coloro che accolgono l’annuncio degli apostoli, in seguito i discepoli, sparpagliandosi per le terre conosciute, diventeranno centri di moltiplicazione.
La speranza della primavera perenne in compagnia di Gesù sarà l’elemento essenziale della predicazione, cui invita anche l’apostolo Pietro nella sua lettera esortando i cristiani a dare ragione della loro speranza, non immaginaria, ma fondata sull’esperienza vissuta: le nostre mani hanno toccato, i nostri occhi hanno visto, abbiamo udito il Verbo della vita e lo annunciamo a voi.
Come il vento disperde i fiori per rinnovare la primavera, così lo Spirito semina per mezzo dei credenti inviati fino ai confini della terra, la primavera della vita nuova che non avrà mai fine.
*Dalla rubrica Il Respiro spirituale di Caritas Ticino in onda su TeleTicino e online su Youtube