«Gesù si incontra testimoniandolo»: ce lo insegnano le donne discepole che all’alba del mattino di Pasqua si recano alla tomba di Cristo per onorarne il corpo con unguenti aromatici. Francesco lo sottolinea al Regina Caeli del Lunedì dell’Angelo, chiedendo di custodire questo insegnamento nel cuore e soffermandosi sulla forza d’animo di queste donne, che, pur soffrendo per la morte di Gesù, «diversamente dagli altri» non si sono lasciate pervadere «dalla tristezza e dalla paura». «La loro volontà di compiere quel gesto d’amore» prevale su tutto, rimarca il Papa, e, pur consapevoli che, essendo la tomba sigillata, sarebbe stato necessario togliere la pietra che la chiudeva, «non si scoraggiano, escono dai loro timori e dalla loro angoscia». «Ecco la via per trovare il Risorto», afferma Francesco, ricordando che poi, visto il sepolcro vuoto, le donne corrono a dare l’annuncio ai discepoli e accade che «Gesù viene loro incontro». «Gesù le incontra mentre vanno ad annunciarlo» fa notare il Papa.
Quando noi annunciamo il Signore, il Signore viene a noi. A volte pensiamo che il modo per stare vicini a Dio sia quello di tenerlo ben stretto a noi; perché poi, se ci esponiamo e ci mettiamo a parlarne, arrivano giudizi, critiche, magari non sappiamo rispondere a certe domande o provocazioni, e allora è meglio non parlare, chiudersi. No, questo non è buono. Invece il Signore viene mentre lo si annuncia. Tu sempre trovi il Signore nel cammino dell’annuncio. Annuncia il Signore e lo incontrerai. Cerca il Signore e lo incontrerai. Sempre in cammino.