Una messa, un pellegrinaggio e poi i vespri: si è svolta nella preghiera anche la Solennità dell’Assunta nei luoghi della Terra Santa. Il Custode Francesco Patton nell’omelia di ieri mattina ha riletto la figura della Vergine alla luce dell’attualità.
Patton: l’umanità guardi a Maria
“La solennità di Maria assunta al Cielo in anima e corpo è un richiamo al mistero pasquale che ci raggiunge nel cuore dell’estate”, ha detto nell’omelia fr. Francesco Patton, Custode di Terra Santa, che ha presieduto la liturgia. “I vangeli apocrifi della tradizione gerosolimitana e giudeo cristiana ci aiutano a rileggere il mistero della morte di Maria come una partecipazione piena alla Pasqua del suo figlio Gesù”, ha spiegato il francescano. Il corpo di Maria, infatti, secondo la tradizione rimase nel sepolcro per tre giorni e venne poi portato in Cielo dagli angeli, e riunito all’anima sotto l’albero della vita, per poter partecipare con tutta la sua persona alla Pasqua di Gesù.
“In questo modo Maria diventa, per usare il linguaggio dell’Apocalisse, un segno posto in Cielo per noi – ha affermato fr. Patton -. Ciò che è avvenuto in Gesù come primizia, ciò che Gesù ha donato a Maria la madre sua, è esattamente ciò che il Signore desidera donare anche a tutta l’umanità, alla sua Chiesa e a ciascuno di noi […]. Nel cuore dell’estate alziamo perciò lo sguardo a questo segno pieno di consolazione e di speranza che è la Vergine Maria assunta al Cielo in anima e corpo: è un segno per l’umanità angosciata dalla paura della morte; è un segno per la Chiesa che è chiamata a partecipare pienamente alla gloria del Cristo suo Capo; è un segno che ricorda anche a ognuno di noi che non siamo destinati ad andare semplicemente verso la morte, ma attraverso la morte siamo destinati a partecipare alla nuova creazione, alla risurrezione, a vivere in Dio assieme a Gesù Risorto, alla Madre sua e a tutti i Santi del Cielo”. Il Custode di Terra Santa ha voluto concludere poi con una preghiera a Maria Assunta, composta dal santo Papa Giovanni Paolo II.
Fonte: VaticanNews