«Ci aiuti san Nicolao, nonostante tutte le preoccupazioni che ci possono assediare, a non rinunciare a quella densità di vita che ha saputo richiamare ai suoi contemporanei, in un momento cruciale per il patto federale, di cui siamo gli eredi. Non mancano nella nostra storia i segni per vedere chiaro anche nell’oscurità. Il Signore ci dia la grazia di saperli leggere e di credere. Cerchiamo in lui il nutrimento che dura per sempre: quel Bene indistruttibile, inesauribile, gratuito e sovrabbondante, da ricevere ogni giorno e da condividere con tutti, nella libertà e per amore».
Sono queste le parole del vescovo di Lugano Valerio Lazzeri che ha presieduto ieri, nella chiesa di Besso dedicata a Nicolao della Flüe, Santo Patrono della Svizzera, la celebrazione per la Festa nazionale svizzera del primo agosto. La solenne funzione è stata prodotta dalla RSI e mandata in onda in diretta televisiva sulle reti nazionali svizzere. Certo, un contesto diverso rispetto al magnifico anfiteatro del passo del San Gottardo a cui si era abituati in questi ultimi 20 anni ma, come ha spiegato lo stesso mons. Lazzeri «a causa delle circostanze pandemiche» si è dovuto optare per un altro luogo, una chiesa che comunque essendo dedicata al Santo patrono della Svizzera è degno luogo per una celebrazione di questo tipo.