Le nuove invocazioni approvate dal Papa sono: Custode del Redentore, Servo di Cristo, Ministro della Salvezza, Sostegno nelle difficoltà, Patrono degli esuli, degli afflitti e dei poveri. Sono state comunicate ieri, festa di San Giuseppe lavoratore, ai presidenti delle Conferenze episcopali di tutto il mondo dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti
Ecco le sette invocazioni: da Custode del Redentore a Patrono dei poveri
La Congregazione ha attinto le nuove invocazioni dagli interventi dei Papi che hanno riflettuto su aspetti della figura del Patrono della Chiesa universale, e cioè san Paolo VI, san Giovanni Paolo II e Francesco. Si tratta di: Custore del Redentore (Custos Redemptoris), tratta dall’esortazione apostolica Redemptoris custos di san Giovanni Paolo II; Servo di Cristo (Serve Christi), pronunciata da san Paolo VI nell’omelia della festa di san Giuseppe del 1966, e citata sia da san Giovanni Paolo II che da Papa Francesco nella Patris corde; Ministro della Salvezza (Minister salutis) di san Giovanni Crisostomo, citato sempre da Papa Wojtyla nella Redemptoris custos; Sostegno nelle difficoltà (Fulcimen in difficultatibus), usata da Papa Francesco nel prologo della Patris corde); infine Patrono degli esuli, degli afflitti, dei poveri (Patrone exsulum, afflictorum, pauperum), sempre nella Patris corde.
“Sarà compito delle Conferenze dei vescovi – si legge nella lettera della Congregazione – disporre la traduzione delle Litanie nelle lingue di loro competenza e pubblicarle”. Traduzioni che non avranno bisogno di conferma della Sede Apostolica. La Congregazione autorizza infine le Conferenze episcopali ad introdurre, “secondo il loro prudente giudizio”, “al luogo opportuno e conservando il genere letterario, altre invocazioni con le quali san Giuseppe è particolarmente onorato nei loro Paesi”.
Fonte: VaticanNews