A seguito dello sviluppo della situazione pandemica e in ottemperanza alle nuove direttive federali e cantonali, è stato aggiornato il Piano di protezione per la celebrazione di funzioni religiose con concorso di popolo nel territorio della Diocesi di Lugano. Il presente decreto annulla e sostituisce tutta la precedente documentazione ed entra in vigore da subito. Tra le principali novità introdotte vi è l’obbligo generalizzato dell’utilizzo della mascherina facciale nei luoghi di culto e il mantenimento di una distanza di almeno 1,5 m tra i fedeli.
I punti più rilevanti del documento:
a) per le celebrazioni e le manifestazioni che comportano la presenza/partecipazione cumulativamente di meno di 300 persone è sufficiente il Piano di protezione diocesano;
b) va curata con particolare attenzione l’igiene personale, soprattutto la pulizia delle mani;
c) l’uso generalizzato della mascherina facciale è obbligatorio dai dodici anni di età (eccezioni previste: chi presiede la celebrazione, impedimenti di natura medica, …);
d) durante la Messa le Specie eucaristiche devono rimanere coperte dall’Offertorio alla Comunione;
e) non è richiesto il tracciamento;
f) per le celebrazioni e le manifestazioni che comportano una presenza/partecipazione cumulativamente superiore alle 300 persone è necessaria la preventiva autorizzazione cantonale da parte del Gruppo di lavoro grandi eventi. Tale autorizzazione può essere richiesta all’indirizzo mail: di-grandieventi@ti.ch, mettendo in copia l’Autorità comunale, allegando il Piano di protezione diocesano, con una breve descrizione della manifestazione e indicando una persona di riferimento.
1° e 2 novembre 2020: per le celebrazioni nei cimiteri, in accordo con l’Autorità cantonale si applica quanto previsto all’interno dei luoghi di culto, ovvero: sino a 300 persone è sufficiente l’applicazione del Piano di protezione diocesano (obbligatorio: uso delle mascherine, igiene delle mani e distanziamento di 1,5 m). In cimitero va inoltre organizzato un percorso di entrata e di uscita. Non è dunque necessaria una richiesta di autorizzazione all’Autorità comunale o un preavviso comunale.