«Un minuto per la pace», in mezzo alle quotidiane faccende, in ufficio, a casa, in chiesa. È questa la proposta lanciata, nell’anniversario dei 60 anni dall’enciclica di papa Giovanni Paolo III «Pacem in terris», dal Forum internazionale dell’Azione Cattolica (FIAC), enciclica, come scrivono i promotori nel comunicato, incentrata sulla «pace fra tutte le genti, fondata nella verità, nella giustizia, nell’amore e nella libertà».
L’invito è dunque, per la Festa del Corpus Domini, giovedì 8 giugno, di fermarsi un istante, alle ore 13, per rivolgere e formulare una preghiera per la pace nel mondo nel difficile contesto odierno, riprendendo la preghiera composta nel 2014 dallo stesso Papa Francesco per la riconciliazione dei popoli, che qui riportiamo:
Signore Dio di pace, ascolta la nostra supplica!
Abbiamo provato tante volte e per tanti anni a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze e anche con le nostre armi; tanti momenti di ostilità e di oscurità; tanto sangue versato; tante vite spezzate; tante speranze seppellite… Ma i nostri sforzi sono stati vani. Ora, Signore, aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace. Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: «mai più la guerra!»; «con la guerra tutto è distrutto!». Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace. Signore, Dio di Abramo e dei Profeti, Dio Amore che ci hai creati e ci chiami a vivere da fratelli, donaci la forza per essere ogni giorno artigiani della pace; donaci la capacità di guardare con benevolenza tutti i fratelli che incontriamo sul nostro cammino. Rendici disponibili ad ascoltare il grido dei nostri cittadini che ci chiedono di trasformare le nostre armi in strumenti di pace, le nostre paure in fiducia e le nostre tensioni in perdono. Tieni accesa in noi la fiamma della speranza per compiere con paziente perseveranza scelte di dialogo e di riconciliazione, perché vinca finalmente la pace. E che dal cuore di ogni uomo siano bandite queste parole: divisione, odio, guerra! Signore, disarma la lingua e le mani, rinnova i cuori e le menti, perché la parola che ci fa incontrare sia sempre «fratello», e lo stile della nostra vita diventi: shalom, pace, salam! Amen.
catt.ch