Una croce di larice alta otto metri, illuminata con luci LED alimentate da un pannello fotovoltaico, a 1860 metri di altitudine, sopra Claro. Ai suoi piedi, l’Associazione «Amici della Croce di Mott», invita la popolazione della zona a celebrare assieme una Santa Messa. Quest’anno l’appuntamento è per sabato 20 agosto alle ore 11.15, con la celebrazione presieduta da mons. Valerio Lazzeri vescovo di Lugano. Si ripete così un’antica tradizione – quella della salita all’Alpe di Mott per motivi liturgici – che risale all’Anno Santo celebrato nel 1933. Nonostante le interruzioni subite, la tradizione è oggi viva e sentita. «Credo che non si partecipi alla festa solo per fede, ma anche in riconoscenza e in ricordo dei nostri avi e del faticoso lavoro da essi svolto su questa montagna», racconta un membro dell’Associazione. «L’idea di riproporre questo momento comunitario è infatti sorta discutendo tra amici nel 2009. Dall’ultima celebrazione erano passati ben 26 anni. Nel 2015 la Croce precedente è poi caduta sotto il peso degli anni; ci siamo dunque messi all’opera per erigerne una nuova, un po’ più grande di quella precedente. Dopo l’inaugurazione nel 2016, è stata fondata l’Associazione Amici della Croce di Mott, il cui scopo come recitano gli statuti, è per l’appunto «il promuovere le attività per garantire il futuro della Croce». Nel 2019 la festa è stata dedicata ai 50 anni di don Gregorio Maliszewski, parroco di Claro. Erano presenti circa 250 persone».
In occasione della festa, sabato 20 agosto, partendo dal piazzale sotto Maruso, dalle ore 9 un elicottero trasporterà i fedeli fino alla cima, che si presenteranno sul posto. A piedi la croce è raggiungibile dai Monti di Maruso in due ore. Dai Monti di Saurù, tramite invece la funivia Pizzo di Claro, in un’ora e mezza. Per riservare la teleferica contattare il numero 091 829 20 19. Al termine della celebrazione, vi sarà un momento conviviale di condivisione del pranzo.
Laura Quadri (catt.ch)