L’ingresso nella Settimana Santa è segnato dalla S. Messa in occasione della Domenica delle Palme. Il Vescovo di Lugano, monsignor Valerio Lazzeri, ha celebrato l’Eucarestia nella Cattedrale di San Lorenzo. Dopo la lettura del Passio, il brano (tratto quest’anno dal Vangelo di Marco) che descrive le ultime ore terrene di Gesù, mons. Lazzeri ha proposto ai fedeli la sua omelia.
«I cristiani non possono dimenticare ciò che è capitato», ha detto il Vescovo con riferimento al repentino cambiamento d’animo degli abitanti di Gerusalemme. Dalla festosa entrata in città alla crocifissione, nel giro di pochi giorni. La vicenda del Cristo ci tocca interiormente, e il racconto dell’Evangelista tocca in profondità ogni persona: «Non c’è reazione, stato d’animo, parola o gesto evocato dal racconto che non abbia eco dentro di noi e non trovi in noi corrispondenza».
La Passione di Gesù, spiega ancora mons. Lazzeri, «è piena di incongruenze e di incomprensibili rivolgimenti di fronte». Infatti, «solo da dentro, dall’intimo del nostro cuore, se siamo onesti, possiamo renderci conto della triste logica che ha guidato gli eventi, della dinamica, banale e insieme tragica, che li ha determinati: l’assurdità della nostra paura dell’altro, l’insensatezza del nostro bisogno di difenderci a oltranza, la grettezza di chi non riesce a credere di essere amato e di poter amare».
Gesù è stato condannato da un’umanità priva «di fede e di coraggio». Nella Domenica delle Palme cominciamo a rivolgere lo sguardo al Crocifisso, consapevoli di tutta la nostra debolezza umana. Eppure, conclude mons. Lazzeri: «Entriamo fiduciosi e lieti con Gesù a Gerusalemme, perché, alla fine di questa settimana, possiamo trovarci ai piedi della sua croce, disarmati come il centurione che ‘trovandosi di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: ›Davvero quest’uomo era Figlio di Dio!’’ (Mc 15,39)».
Fonte: catt.ch.