“Vieni, Signore Gesù!: è l’invocazione che fiorisce in questo periodo sul nostro labbro con intensità e speranza. Solitamente il tempo scorre anche troppo veloce e tutti gli anni ci ritroviamo alla vigilia del Natale senza quasi rendercene conto. Ma quest’anno, a causa della tremenda pandemia e della dolorosa situazione in cui si trova tutta l’umanità, si sente il bisogno di affrettare – se fosse possibile – con la preghiera e il desiderio, la venuta di Colui che è il Salvatore, il Principe della pace, anzi la Pace stessa.
Infatti il Covid-19 non è solo un flagello che colpisce milioni di persone e provoca moltissime morti, ma si è rivelato – non come si era sperato nei primi tempi, una opportunità di riflessione, di comprensione che è urgente per tutti cambiare stile di vita e rendersi conto che l’uomo non è padrone della terra e della propria vita – si è rivelato invece causa di insofferenze gravi, di ribellione alle autorità, così si sono moltiplicate le manifestazioni violente e irresponsabili; nelle famiglie, invece dell’opportunità di stare un poco più insieme per stringere i legami familiari, si è giunti a insofferenze e violenze… Non ci dilunghiamo su realtà che voi conoscete certo meglio di noi claustrali.
Vogliamo solo aiutarvi a ritrovare una fiducia che si basa su realtà più elevate e certe. Non dimentichiamo che gli angeli a Betlemme hanno cantato: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama». Se diamo a Lui la gloria che gli è dovuta come a Signore, Creatore e nostro Padre buono, Egli non ci farà mancare la sua pace, che è la sola vera ed è il dono di cui più abbiamo bisogno a tutti i livelli.
La liturgia dell’Avvento, così ricca e dolce, ci offrirà dapprima la guida del Profeta Isaia, che invita a preparare la strada al Signore, spianando colli e colmando valli, poi sarà il Precursore Giovanni Battista ad aiutarci a ben disporci alla venuta del Messia, anch’egli molto chiaro e concreto nel suggerire a ogni genere di persone quello che devono compiere nella loro esistenza.
Ma in tutto l’Avvento, e specialmente negli ultimi giorni, sarà l’Immacolata Madre di Gesù a esserci vicina nell’attesa con i suoi sentimenti di purezza, di umiltà e di amore ardente. Sia lei il nostro aiuto a vivere bene questa grazia immensa dell’Incarnazione del Verbo, ora che Papa Francesco ci invita a invocarla anche come Madre della misericordia e Madre di speranza!
Confidiamo dunque in lei, con ogni fiducia, sicuri che ci starà sempre accanto come Madre amorosa in ogni nostra e vostra difficoltà, tribolazione e timore per il futuro.
Come già vi abbiamo detto in agosto, la nostra vita comunitaria, essendo per vocazione sempre in “quarantena”, ha potuto continuare serenamente, anche se pure noi sentiamo alcune difficoltà legare a questo momento critico per tutti.
Ringraziamo vivamente Mons. Vescovo Valerio (per il quale – e per tutta la Diocesi! – preghiamo sempre molto intensamente) che con la sua sollecitudine nell’emanare continuamente disposizioni ed esortazioni, adeguandosi alle leggi cantonali, per prevenire la diffusione del “virus”, ma permettendo anche, con le dovute, precise disposizioni per le celebrazioni eucaristiche, la celebrazione dell’Eucaristia quotidiana nella nostra chiesa.
Con la prudenza richiesta, abbiamo continuato ad accogliere in Foresteria ospiti per ritiri spirituali.
Ringraziamo il Signore e preghiamo per la nostra giovanissima aspirante di Claro, vissuta all’ombra del nostro campanile e con una esistenza ritmata dal suono delle nostre campane: chiediamo al Signore la sua perseveranza e che sappia ricevere una buona formazione. E per questo chiediamo a Dio (grate se ci aiuterete anche voi a farlo) che susciti qualche altra vocazione: in due o tre ci si forma meglio e ci si incoraggia a vicenda!
Il 20 novembre scorso, è stata terminata e collaudata la nuova teleferica per le merci (che ci è strettamente necessaria, specialmente per far partire e ricevere la posta. Quella vecchia, montata nel 1958, ed ereditata dai militari… ci ha fatto spendere molto per le continue riparazioni, per cui ci è stato consigliato di rifare tutto nuovo, ma in realtà è costata tanto!
È stato anche rifatto il parquet del pavimento del Noviziato che era stato totalmente e gravemente danneggiato da un allagamento interno. Per tutti gli altri lavori (tetto della chiesa, alcune parti del tetto del monastero e il risanamento degli ambienti attaccati dall’umidità, dobbiamo spettare che il Cantone ci dia il permesso di procedere. Per ora ci ha dato solo la speranza che si possa iniziare in primavera.
Siamo naturalmente preoccupate per le spese ingenti a cui andremo incontro, ma facciamo esperienza ogni giorno che la Provvidenza ci assiste largamente e quindi, mentre ringraziamo chi già ci ha aiutato, speriamo che il vostro generoso aiuto non ci venga meno anche per tutti questi lavori.
In Monastero in Avvento tutto è: silenzio, attesa, preghiera. Una preghiera in cui si riversa la supplica ardente dei secoli e di ogni uomo per la salvezza: è il dono del Monastero agi uomini, ai suoi amici, a coloro che più gli sono vicini come ai “lontani, a quelli che forse non sanno più desiderare la salvezza, che non sanno più aspettare il Natale.
E quando dopo la Messa della Notte santa, ci scambieremo gli auguri con la gioia intensa di sentirci sorelle, il nostro abbraccio si rivolgerà anche alla vallata stesa con le sue case e le sue vie intrecciate lungo il fiume, come un grande presepio ai piedi del Monastero.
Il nostro augurio di Santo Natale si traduce, siatene certi, in ardente preghiera per ciascuno di voi, per tutte le vostre preoccupazioni e pene fisiche o morali.
Con S. Leone Magno vi diciamo: «Esulti il giusto, perché si avvicina alla palma, goda il peccatore, perché è invitato al perdono, si rallegri il lontano, perché è chiamato alla vita» e l’Angelo ai pastori: «Vi annunzio una grande gioia, che sarà per tutto il popolo: è nato per voi il Salvatore!
Nonostante le nubi all’orizzonte, vi auguriamo un nuovo anno benedetto in ogni suo giorno dal Signore: possiamo fidarci di Lui che tanto ci ama!
Vi comunichiamo gli orari delle celebrazioni liturgiche nella nostra chiesa: naturalmente tutto dipenderà dalle disposizioni che saranno date a causa del Covid-19.
Buon Natale a tutti e a ciascuno!
La Madre e la comunità di S. Maria